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Prandelli: “Non devo coccolare De Rossi, non mollo Balotelli e…Icardi”
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12 anni agoon
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RedazioneEsattamente il prossimo sei febbraio ripartirà la nazionale italiana, gli azzurri saranno impegnati in un’amichevole di lusso contro l’Olanda. La testa del ct Cesare Prandelli pensa già alla Confederations cup di Giugno e soprattutto ai Mondiali brasiliani dell’anno prossimo.
Il commissario tecnico sta contando i giorni per la trasferta carioca e allo stadio leggendario che ospiterà buona parte delle partite: “Chiudo gli occhi e sogno. Da bambini all’oratorio dopo un gol dicevamo: “Neanche al Maracanà…”. Il massimo. Mai entrato. Mi godo con emozione l’avvicinamento, giorno dopo giorno.”
Prandelli rivolge un pensiero ancheal suo collega paulista: “Scolari darà ancora più disciplina e senso di appartenenza al Brasile zeppo di talento. E’ la squadra da battere.” Sulla questione allenatori il ct ne ha anche per la vicenda Guardiola: “Una scelta che è una cometa. Attenzione, il calcio va in quella direzione: società organizzata, cultura del lavoro, gioco propositivo, stadio moderno, tifosi maturi che non tifano contro. Pep ci dice: seguite il modello del calcio tedesco. Ha ragione.” Continua sulla Francia di Deschamps: “Contro di noi ha mostrato il suo valore. Guardate come sono cresciuti in due mesi Belfodil e Pogba e immaginate cosa potrà diventare nel 2014.”.
Successivamente Prandelli parla di Italia, con una serie di possibili nomi nuovi da inserire nel circo azzurro: “Marchetti sta facendo bene, lo seguiamo. Potrebbe essere con noi alla prossima. Ma con me Buffon è titolare da qui alla fine del mondo. In difesa Criscito e Santon vanno bene. De Sciglio ha confermato di essere un ragazzo di grande prospettiva, buono per due fasce.”
Poi in ct si sofferma in particolar modo sui giovani: “Verratti mi sembra scandaloso che in Italia se lo siano lasciati scappare: un under 21 già arrivato in Nazionale. Ora sta faticando ma sta vivendo un passaggio cruciale, che capita a tutti i giovani: smetti di essere una novità e tutti diventano più esigenti. E’ qui che devi dimostrare forza. E’ qui che i grandi fanno il salto.”
Il ct parla anche delle due questioni più spinose: i casi De Rossi e Balotelli. Sul romanista Prandelli si esprime cosi: “Non l’ho sentito e non serve. E non devo essere io a coccolarlo. Giusto che affronti da solo, in modo adulto, il momento con il suo allenatore. Daniele è tosto. Uscirà rafforzato e in azzurro ci metterà ancora più orgoglio.“
Su Balotelli invece: “Abbiamo parlato per telefono, gli ho dato consigli personali, che restano tra noi. La situazione calcistica è chiara: è fermo ai gol di giugno alla Germania. Siamo quasi a febbraio. Chi ricorda una bella giocata da allora? La speranza è sempre la stessa: che Mario decida di investire finalmente su di sé; che dica una buona volta: okay, ora divento il più forte del mondo; che metta in cantina il personaggio e lasci parlare solo il calciatore. Io ci credo sempre. Per nessuna ragione un allenatore può permettersi di mollare tanto talento.”
In conclusione una battuta su un giovane dalle brillanti prospettive: “Uno su tutti: Icardi della Samp.” Il giovane ancora deve decidere si vestire la maglia azzurra o quella dell’Argentina.