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Quel bugiardo di Peter Crouch
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2 anni agoon
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RedazioneSe le bugie hanno le gambe corte, è buffo che uno come Peter Crouch, dotato di leve lunghissime, fosse così bravo a raccontarle…
Uscite di gruppo
Per sfuggire al controllo della moglie Abbey, Peter Crouch ha dovuto imparare ad aggiustare la realtà con l’ausilio di qualche piccola bugia e la collaborazione di compagni di squadra e dirigenti:
Ci sono state un paio di occasioni in cui la squadra usciva assieme per fare gruppo. E Abbey mi diceva ‘tu non devi andarci, giusto?’, ma io rispondevo ‘in realtà devo’. In un paio di casi sono direttamente andato dai segretari del club e ho chiesto: ‘potete scrivermi una mail dove dite che la mia presenza è obbligatoria e che è importante per la squadra?’. Così potevo uscire con i miei compagni.
La solita scusa
Nel vasto campionario di scuse assortite che Crouch rifilava alla moglie ce n’era una ricorrente e sempre efficace:
C’era qualche carta che ogni tanto mi giocavo. Come il venerdì, il giorno giusto per evitare qualsiasi cosa, perchè il sabato si gioca ed è il completamento di una settimana di allenamenti. Mi ricordo che quando la mia prima figlia era appena nata e piangeva io il venerdì notte dicevo ‘non posso andare, domani ho una partita’.