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Ricordi e rimpianti di Massimo Maccarone
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3 anni agoon
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RedazioneTra ricordi e rimpianti, Massimo Maccarone ripercorre le tappe della sua carriera da calciatore oggi che ha intrapreso quella di allenatore…
Passione d’infanzia
Massimo Maccarone si appassiona al calcio sin dall’infanzia, giocando a pallone col fratello maggiore:
Come succede a tutti. Ho un fratello maggiore, più grande di me di due anni. Da bambini passavamo il tempo sempre insieme col pallone tra i piedi, condividevamo questa passione. Facevamo il cosiddetto calcio da strada nei parchetti oppure sotto casa.
Licenziato!
La passione di Maccarone per il calcio era grande al punto da farsi licenziare per poter guardare l’Italia in tv a Usa ‘94:
Sí, non andavo bene a scuola, mio padre voleva che capissi quanto fosse dura la vita e sono andato a lavorare. Facevo il fruttivendolo d’estate dalle 15 alle 21. C’erano i Mondiali. Un giorno per seguire una partita dell’Italia chiesi di andare via eccezionalmente mezz’ora prima, il capo però non me lo fece fare. Allora combinai un po’ di danni per farmi licenziare e andare a vedere la partita.
Occasione persa
Nell’estate 2002, Maccarone fu vicinissimo alla Juve, ma l’Empoli preferì l’offerta del Middlesbrough e Massimo volò in Inghilterra… Quel mancato approdo in bianconero rimane ancora oggi il suo rimpianto più grande:
Ha cambiato qualcosa. È stata una delle poche scelte che non ho preso io. Volevo andare via, ma non ho potuto decidere la mia destinazione. Però non rimpiango niente. Giocare in Inghilterra è stato stupendo. Abbiamo vinto una Coppa di Lega e siamo andati in finale di Europa League. Poi la Premier League è uno dei campionati più belli al mondo.
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