Roma, caso Pjanic: “Contro la Grecia, voglio giocare”

Alla vigilia dell’importantissimo match di qualificazione ai Mondiali 2014 tra Bosnia e Grecia, un autentico spareggio per quello che sarebbe uno storico ingresso alla fase finale da parte dei balcanici, le dichiarazioni di Miralem Pjanic circa la sua voglia di scendere in campo per dare una mano fondamentale alla sua nazionale hanno allarmato, e non poco, l’intero ambiente giallorosso.

Il grave infortunio subito nella gara di campionato contro il Genoa da parte del centrocampista bosniaco aveva previsto un iter riabilitativo di 4/5 settimane e l’intero staff medico di Trigoria sta seguendo con malcelata preoccupazione il ritiro pre-gara del giocatore avviando una vera e propria azione diplomatica con la federazione bosniaca al fine di tenere rigorosamente il giocatore a riposo poiché ritenuto non ancora idoneo a tornare in campo.

Sembra invece che in seguito alle dichiarazioni di Pjanic, il ct della nazionale bosniaca Susic, l’abbia già impiegato in allenamento facendogli eseguire gli esercizi con la palla, ma l’insistenza dei medici dell’equipe romanista si è fatta di nuovo sentire andando in pressione sulla dirigenza e sullo staff amministrativo della nazionale balcanica arrivando persino ad ammonire il giocatore stesso ricordandogli il gravoso impegno del derby imminente.

Le ultime dichiarazioni in merito di Susic comunque non convincono: “Pjanic è molto importante in questo momento per la squadra, il giocatore vorrebbe scendere in campo anche solo per venti minuti, io non lo farei giocare ovviamente ma lascio la decisione a lui, anche se molto probabilmente non giocherà “.