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Salernitana-Nocerina, scattano le sanzioni: 17 tesserati deferiti
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11 anni agoon
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RedazioneArrivano le prime sanzioni per il ‘derby farsa’ fra Salernitana e Nocerina dello scorso 10 novembre. La Procura Federale ha infatti deferito alla Commissione Disciplinare il club rossonero e 17 suoi tesserati, fra cui 11 calciatori per la partita valida per il campionato di Lega Pro, Prima Divisione. Per tutti l’accusa è la più grave, quella di ‘illecito sportivo’.
Tutti i tesserati sono stati deferiti, si legge nel comunicato della federcalcio “per violazione dell’art. 7, commi 1, 2 e 5, del Codice di Giustizia Sportiva, con le aggravanti di cui all’art. 7, comma 6, del Codice di Giustizia Sportiva della effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato della gara”.
“Ovvero per avere, – prosegue la nota di Palazzi – prima e durante la gara Salernitana-Nocerina, valevole per il Campionato di prima divisione, girone B, in concorso fra loro, ciascuno con le rispettive condotte a loro di seguito contestate, posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara, concordando artatamente la sostituzione di tre calciatori al 1 minuto di gioco e simulando, nel breve volgere di 16 minuti (tra il 4′ e il 19′), 5 infortuni al fine di determinare il venir meno del numero minimo di giocatori previsto dal Regolamento del gioco del calcio per poter continuare una gara, con la conseguente sospensione della partita”.
Il comunicato della Federazione precisa in particolare che “Benevento, Citarella, Pavarese, Fontana, Fusco per aver concordato, prima della gara, i modi e i tempi delle sostituzioni dei calciatori nonché il numero di infortuni da simulare onde raggiungere il preordinato risultato della sospensione”.
“Evacuo, Ficarrotta e Polichetti per aver accettato di prendere parte alla combine facendosi sostituire quando ancora non era trascorso un minuto dall’inizio della gara, allo specifico e preordinato fine di esaurire immediatamente il numero di sostituzioni a disposizione, Cremaschi, Malcore e Jara Martinez per aver accettato di prendere parte alla combine sostituendo i compagni scesi in campo come titolari quando ancora non era trascorso un minuto dall’inizio della gara, allo specifico e preordinato fine di esaurire immediatamente il numero di sostituzioni a disposizione”.
“Danti, Hottor, Kostadinovic, Lepore e Remedi – prosegue la nota – per aver simulato infortuni di gioco al solo fine di provocare la sospensione della gara per il venir meno del numero minimo di giocatori per poter continuare una gara, Rosati per aver partecipato all’accordo illecito avallando l’uscita dal terreno di gioco dei calciatori che avevano simulato gli infortuni”.
In considerazione di quanto rivelato, sono stati deferiti alla Disciplinare il presidente del club, Luigi Benevento, Giovanni Citarella (Amministratore Unico), Luigi Pavarese (Direttore Generale e nell’occasione dirigente accompagnatore della squadra), Gaetano Fontana (allenatore) Salvatore Fusco (allenatore in seconda), Giovanni Rosati (medico sociale). I giocatori deferiti sono Carlo Cremaschi, Domenico Danti, Davide Evacuo, Luca Ficarrotta, Edmunde Etse Hottor, Celso Daniel Jara Martinez, Iuzvisen Petar Kostadinovic, Franco Lepore, Giancarlo Malcore, Carmine Polichetti e Lorenzo Remedi.
E’ stata poi deferita anche la Nocerina stessa, in virtù del principio della ‘responsabilità oggettiva’, “in ordine agli addebiti contestati a Benevento, Presidente della Società, e a Citarella, Amministratore Unico”, e per gli addebiti contestati a tutti gli altri tesserati.
In caso di condanna per i dirigenti si profilerebbe una lunga inibizione; i tre componenti dello staff tecnico e gli undici calciatori rischiano squalifiche fino a tre anni mentre per la Nocerina ci sarebbe il rischio concreto di esclusione dal campionato o di retrocessione, al termine della stagione, in Serie D.
A inchiodare gli imputati sono soprattutto le dichiarazioni rese dai due ispettori della Procura Federale e dall’arbitro Sacchi che, di fatto, proverebbero le responsabilità dei dirigenti della Nocerina. Le quarantatré pagine redatte dagli investigatori della Federcalcio sembrano lasciare pochi dubbi sulla effettiva possibilità di condanna del club rossonero.