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Sannino e Ficcadenti, una graticola per due
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12 anni agoon
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RedazionePalermo e Cagliari pareggiano 1-1 nel primo anticipo della terza giornata di serie A. E ora tra Giuseppe Sannnino e Massimo Ficcadenti chi rischia di più? A guardare la classifica (un solo punto per i siciliani, mentre i sardi salgono a quota 2) la risposta sembra scontata. Tanto più che il Palermo non è ancora riuscito a regalare la soddisfazione della vittoria ai propri tifosi nei due match disputati al Renzo Barbera, il campo sul quale lo scorso anno la squadra di Mangia e Mutti aveva costruito le proprie certezze.
Per il Cagliari, invece, si è trattato del primo punto lontano dalla Sardegna, visto che nella gara d’esordio della stagione i rossoblu erano usciti sconfitti da Marassi per mano del Genoa. Questa volta a salvare la squadra di Ficcadenti ci ha pensato un sardo doc, Marco Sau, nativo di Sorgono, una zona che fino a oggi era più celebre per sfornare un ottimo torrone piuttosto che per i calciatori da massima serie.
La verità è che l’1-1 del Barbera lascia a rischio entrambi i tecnici, tanto Sannino quanto Ficcadenti. Non fosse altro che entrambi hanno a che fare con presidenti a dir poco esuberanti. E che, soprattutto, hanno nell’esonero del tecnico una delle soluzioni preferite per risolvere i problemi delle proprie squadre.
Il Palermo di problemi ne ha molti, nonostante i siciliani abbiano mostrato passi in avanti rispetto al recente passato. Hernandez, però, resta un fantasma e non si capisce come mai Sannino non abbia messo dentro un’altra punta (soprattutto il tanto atteso Dybala) per approfittare degli spazi che necessariamente si erano aperti nella retroguardia del Cagliari.
Al di là dell’acuto di Sau, il Cagliari dal canto suo è stato troppo spesso in balia degli avversari, preda di una confusione tattica che la presenza contemporanea di quattro attaccanti – quelli lanciati nella mischia per raggiungere il pareggio in extremis – ha sicuramente acuito, complice anche il precoce infortunio di Cossu, sicuramente una buona scusante per Ficcadenti.
Il lavoro che l’ex tecnico del Cesena deve compiere per dare una precisa identità alla sua squadra, dunque, è ancora lungo e laborioso, al pari di quello che deve realizzare Sannino con il suo Palermo. Sempre che Cellino e Zamparini diano a entrambi la possibilità di farlo. Mai come questa volta, infatti, l’esonero è dietro l’angolo..
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