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Spalletti: “Giocare troppo? Spesso è un alibi”

L’Italia affronterà il Belgio, giovedì sera, nella terza giornata del Gruppo B di Nations League. Il c.t. azzurro Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa, spiegando alcune scelte riguardanti i convocati.

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Davide Giordana

Spalletti: “Giocare troppo? Spesso è un alibi”

L’Italia affronterà il Belgio, giovedì sera, nella terza giornata del Gruppo B di Nations League. Il c.t. azzurro Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa, spiegando alcune scelte riguardanti i convocati.

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Tra i neo-convocati di Spalletti ci sono i giovani Daniel Maldini e Niccolò Pisilli. Ma il c.t. dell’Italia si sofferma anche su chi non è presente: Federico Chiesa, Mattia Zaccagni e Nicolò Zaniolo.

Di seguito, le parole del mister della Nazionale italiana.

Su Daniel Maldini

Spalletti si sofferma sul 22enne figlio d’arte:

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“E’ un po’ il giocatore che ci manca. Ha la giocata bella incantevole e poi regge botta nei contrasti, sa metterti il naso davanti e poi diventa difficile riprenderlo. Sa giocare benissimo con le spalle alla difesa avversaria: a volte si assenta dal gioco ma io vedendolo giocare con continuità gli ho trovato una crescita abbastanza importante. 

Vediamo che effetto gli fa essere qui questa settimana, sono convinto che stare qui possa creargli cose belle dentro in grado di creare giocate d’arte. Lo si stimolerà a essere più continuo perché a volte esce dal gioco, ci parlo volentieri perché mi sembra abbia possibilità importanti”.

Pisilli ed il consiglio di De Rossi

Spalletti conferma di aver parlato con l’ex allenatore della Roma in riguardo al giocatore giallorosso:

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“Pisilli a vederlo mi sembra proprio un bel centrocampista, sa fare entrambe le fasi ed è uno che arriva.

Mi diceva De Rossi che nelle partitine è uno che fa sempre gol, arriva sempre. Ha frequenza, ha energia. E’ uno che sa fare un po’ tutto, può far parte della nostra nuova storia. Penso che anche lui meritasse di venire qui con noi e ora ci renderemo conto”.

Chiesa, Zaccagni e Zaniolo

Spalletti affronta anche l’argomento sui giocatori non convocati:

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“Porte chiuse per il modulo? Un po’ sì, un po’ no. Zaccagni ieri ha fatto un gol da seconda punta. Chiesa nella Juventus di Allegri ha spesso giocato in quel ruolo lì e io lo vedo in quel ruolo. C’è bisogno che capisca determinati aspetti e secondo me lo può fare. 

Zaniolo con Gasperini fa la seconda punta ed è dentro il campo. Basta vedere che hanno piacere a stare dentro, non hanno il timore di sentire il fiato del difensore dietro il collo. Perché quando giochi esterno è diverso, hai una prospettiva diversa e ti rendi sempre conto di ciò che sta per avvenire”.

“Per me non si gioca troppo”

Spalletti si sofferma sull’argomento riguardante gli infortuni ed il calendario fitto:

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“Per me non si gioca troppo, bisogna essere attrezzati per giocare molto e far giocare anche chi è dietro. Far crescere tutti.

Bisogna fare una diversificazione, ci sono squadre che non sono attrezzate e non hanno 25 giocatori come altre. Ci sono però squadre che hanno a disposizione 25 giocatori e viene permesso di giocare abbastanza frequentemente proprio per i giocatori che hanno. Poi il discorso va sempre lì: si trattano sempre alcuni giocatori come calciatori di seconda fascia e loro questa idea di commentarli così la subiscono un po’. 

Squadre come Inter, Juventus o Milan hanno calciatori a disposizione per giocare più partite, poi il livello di qualità a volte è al di sotto ma qui la fa la fisicità delle squadre, il modo di interpretare le partite”.

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