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Stramaccioni punta sui giovani e assicura: “Domani faranno bene”
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12 anni agoon
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RedazioneL’allenatore dell’Inter, Andrea Stramaccioni, è tornato a parlare in conferenza stampa alla vigilia dell’impegno in Europa League contro il Rubin Kazan, dopo il silenzio stampa del post gara contro il Cagliari per le polemiche arbitrali.
“Avevo fiducia di far riposare chi stava giocando troppo. – ha detto – Anche se non abbiamo tutti i giocatori più famosi, i nostri giovani e gli altri impiegati domani sono sicuro che faranno bene. Pur avendo gran rispetto per il Rubin e sapendo che è una grande squadra, noi giochiamo solo per vincere”.
“Essere già qualificati entrambi – ha aggiunto Stramaccioni – ci permetterà di fare una bella partita. I giovani in campo per noi domani sono la prova del grande lavoro fatto col settore giovanile. Domani ce la giochiamo, sicuramente dai sedicesimi in avanti sarà più difficile cambiare così tanti giocatori. Se in una prima fase dell’Europa League era una scelta fare i cambi, ora è una necessità”.
Grandi elogi al suo collega sulla panchina della squadra russa, Gurban Berdiyev: “Ho grande rispetto per Berdiyew l’allenatore del Rubin, – ha detto Stramaccioni – fra i migliori d’Europa. Si parla poco di lui, ma ho visto tante sue partite”.
In una squadra con tanti giovani, saranno invece molti i big assenti. “Senza Cassano e Milito? Palacio è il più esperto, Coutinho, Garritano, Livaja la prova che stiamo lavorando per futuro. Il loro allenatore ci metterà in difficoltà come ha fatto a Milano, assisteremo a un bello spettacolo. Nagatomo? Ha viaggiato molto utlimamente, ma oggi si è allenato”.
Il tecnico nerazzurro ha quindi parlato del calendario, che costringe la squadra milanese a lunghi spostamenti. “Sapevamo che al sorteggio c’erano tre trasferte molto lontane – ha spiegato – e due ne abbiamo già centrate. Il Rubin? E’ un avversario di alto livello. Noi stiamo affrontando una grandissima emergenza, tante partite senza 3 centrali più esperti e senza 5 centrocampisti. Eppure abbiamo giocato mantenendo sempre le nostre caratteristiche e senza aver perso identità”.