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Tacchinardi: “Io a Torino giocai con 561 tifosi”
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12 anni agoon
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Redazione“Tuttosport” ha deciso di contattare in esclusiva Alessio Tacchinardi, uno che la Juventus la conosce molto bene. Attualmente l’ex bianconero è l’allenatore degli Allievi nazionali del Brescia e, ha deciso di parlare del “caso” Juventus Stadium e dell’andamento della squadra di Conte in generale.
Alessio Tacchinardi, il 27 ottobre del 1998 era in campo nella partita di Coppa Italia contro il Venezia seguita dagli spalti da 561 spettatori, record negativo di presenze del Delle Alpi e, probabilmente, dellintera storia juventina.
Tacchinardi, ricorda?
“Come no, una desolazione. Sembrava di disputare la partitella del giovedì. In situazioni del genere non hai stimoli, te li devi trovare da solo e non è facile”.
Quella grande Juve era molto seguita?
“Sì, abbastanza, cera tifo e il calore del pubblico era importante. Mai determinante, però. La pista datletica e lenorme capienza di quello stadio quasi mai esaurito penalizzavano il nostro contatto con la gente”.
Diverso, invece, il discorso con lo Juventus Stadium.
“Ecco, il punto è proprio questo. Al Delle Alpi i tifosi non erano il dodicesimo uomo in campo mente nel nuovo stadio sì. Altrochè se lo sono. E per questo motivo, laltra sera contro gli ucraini, i bianconeri hanno pagato in maniera evidente la mancanza dincitamento”.
Solo questo?
“No, ma soprattutto questo. Si è subito visto che la squadra era stanca ma se ci fosse stato il sostegno delle partite precedenti nel momento di entrare in campo i giocatori avrebbero ritrovato le energie giuste, dimenticando tutto il resto”.
Avrebbe vinto la Juve con la sua gente a incitare e cantare?
“Possibile, credo di sì. E lo capisci subito. Già nella fase di riscaldamento, con lo Juventus Stadium che ti soffia addosso, prepari la partita in un certo modo. Senza tifo, invece, diventa difficile. E stato un peccato, poteva andare meglio. Ma tutti, proprio tutti, hanno il tempo per rimediare”.