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Torino, Cairo: “Bellanova? Non va bene tenere i giocatori contro la loro volontà”
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3 mesi agoon
A illuminare San Siro nella prima notte di campionato è stato il nuovo Toro di Vanoli, più che il Milan padrone di casa. Una soddisfazione per il presidente granata Urbano Cairo. Il Torino ospite si muoveva perfettamente a proprio agio: si è preso la scena nel teatro del calcio. Il pareggio finale è stato un po’ una beffa per i granata, raggiunti solo negli ultimi minuti di recupero. La sensazione è che il nuovo corso sia promettente, e che abbia solo bisogno di altro tempo per perfezionarsi. È un Torino rinnovato, con una nuova guida, nuovi pezzi importanti in campo anche se l’ultima cessione di Bellanova costringerà a ritoccare gli ingranaggi. Il presidente Cairo rivela un retroscena: “Il procuratore del giocatore, Paolo Busardò, dopo l’Europeo mi ha trasferito un po’ di mal di pancia da parte di Bellanova, che sperava di andare in Premier. Poi è capitata l’occasione dell’Atalanta, una squadra che fa la Champions, lui andava volentieri e ho preferito lasciarlo partire. Con noi si è sempre comportato bene, ma restare malvolentieri non è un bene. Alla lunga può diventare un problema”. La volontà del giocatore è stata decisiva e Bellanova ha sentito la necessità di cambiare. Nessuno è stato spinto fuori, anzi. Cairo sul tema rivela: “Mi è stato anche chiesto Zapata, ma lui voleva restare al Torino, voleva rimanere con entusiasmo, allora ho rifiutato l’offerta molto volentieri. È rimasto, e ora è il capitano. Un anno fa ho rifiutato due offerte importanti per Ricci e Sanabria. Nel mercato scorso abbiamo investito 30 milioni e ne abbiamo incassati solo 10 dalla cessione di Singo”.
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