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Torino, Zapata: “Sto molto bene, ci sono concetti nuovi, contento per la fascia”

Zapata del Torino ha incontrato i giornalisti presenti nel ritiro di Pinzolo e ha risposto alle domande sull’inizio di preparazione.

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L’attaccante Duvan Zapata del Torino ha incontrato i giornalisti presenti nel ritiro di Pinzolo e ha risposto alle domande su questo inizio di preparazione.


Come sta fisicamente e come stanno andando questi primi giorni di ritiro?
“Ciao a tutti, sto molto bene. Questo è il periodo più difficile dell’anno perché si deve fare tanta fatica, però penso che noi ci stiamo allenando bene, stiamo cercando di capire bene quello che il mister ci chiede. Man mano che stanno passando i giorni, stiamo capendo meglio quello che il mister propone e che vuole che noi facciamo in campo”. 

State studiando un calcio diverso rispetto al passato, ci vuole tempo e tanto lavoro per assimilare i nuovi concetti che vi dà Vanoli?
“Penso che alcuni concetti siano nuovi, ma comunque utilizziamo lo stesso modulo (3-5-2, ndr) che avevamo la scorsa stagione. Per me, che sono attaccante, i movimenti sono un po’ diversi, ma i concetti sono simili a quelli ai quali eravamo abituati quindi, secondo me, non c’è così tanta differenza. Sì cambia qualcosa, però mantenere lo stesso modulo è già tanto perché siamo abituati a giocare così”.

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Ha avuto la fascia da capitano nella prima amichevole, nella sua carriera le era già capitato?
“No, è la prima volta in carriera”.
Che emozioni le ha dato? Rappresenta anche qualche responsabilità in più?
“Sì, certo per me la fascia da capitano rappresenta molta responsabilità, anche perché sono il più vecchio (è nato l’1 aprile 1991, ndr) e ho il dovere di dare sempre l’esempio, anche se comunque lo davo già prima, però questa è un’emozione nuova per me: la verità è che non me l’aspettavo. La fascia parla anche molto bene di me per tutto quello che ho fatto in tutti questi anni in Italia, questa sarà la mia stagione numero 12, sono tantissime, per me sono tantissime. Sono molto onorato di essere capitano del Toro”.
Allora è lei il capitano del Toro? Possiamo annunciarlo ufficialmente oppure visto che ci hanno detto che la decisione forse sarebbe arrivata a fine ritiro non è ancora definitivo?
“Per quello che è successo fino ad adesso sì, per ora sono io il capitano, me l’ha comunicato il mister. Non mi aspettavo questa decisione, però la prendo con tutta la maturità e la responsabilità del momento. Sono molto contento, spero di fare bene e cercare di continuare ad essere un esempio, un leader, non solo dentro il campo ma anche fuori”.
Il modulo che vi abbiamo visto usare finora è il 3-5-2, però mister Vanoli vi chiede cose un pochino diverse, concetti differenti, a te in particolare ha già parlato? Ti ha chiesto qualcosa di specifico?
“Come ho detto prima, sì il modulo è praticamente uguale, ma i movimenti sono anche diversi, però non mi sembra che sia così tutto nuovo, Comunque è quello che stiamo cercando di elaborare è un calcio moderno e nel calcio moderno alcuni movimenti sono sempre gli stessi, la posizione del corpo, attaccare la profondità e sono tutte cose che il mister ci chiede adesso, alcune cose magari facevamo anche prima. Lui insiste non tanto nei movimenti di per sé, ma nella continuità dei movimenti e del gioco, quello che magari ci è mancato un po’ nella scorsa stagione: la continuità in alcuni movimenti e in alcuni passaggi. Penso che piano piano stiamo assorbendo tutto quello che lui ci dice”.