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Tyson shock: “Ero drogato. Ecco come eludevo i controlli antidoping…”
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11 anni agoon
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Redazione“Undisputed Truth”, l’autobiografia scottante di Mike Tyson, è destinata a diventare un best seller non solo negli Usa, ma anche in Europa. Il monologo teatrale incentrato sulla vita dell’ex pugile ha fatto scalpore e il 16 novembre andrà in onda sulla HBO il documentario girato da Spike Lee. Ma il libro è tutta un’altra cosa, così ricco di dettagli e particolari scabrosi. A chi interessa, in Italia il libro uscirà martedì 19 novembre.
Rivelazioni scottanti. Tyson ammette di essersi drogato (cocaina e marijuana) fino alla vigilia di molti suoi match. Ma Tyson sorprende quando spiega il modo in cui è riuscito (quasi sempre) a farla franca, evitando la squalifica. Racconta di aver usato più volte un pene finto per eludere l’antidoping. Roba da non credere! Spiega lo stesso ex pugile: “l’erba, però, rimane in circolo più a lungo, quindi avrei dovuto usare il mio “pisciatore”: un finto pene dove mettevo l’urina pulita di qualcun altro per superare il test antidroga”.
Aneddoti inediti. Spicca tra i vari episodi narrati la descrizione del pestaggio dell’organizzatore inglese Frank Warren avvenuto nella sua stanza di hotel, di cui si ignoravano certi dettagli: “Iniziai a pestarlo. Gli spaccai la mascella con un pugno. Cadde a terra e gli piombai addosso rompendogli le costole. Afferrai un fermacarte dalla scrivania e lo colpii in faccia fracassandogli un’orbita. Poi lo trascinai verso la finestra e per poco non lo gettai di sotto. (…)”. La storia continua con accenti ancora più pulp…
Un Tyson imprevedibile. Non solo violenza e istinti cannibali. L’ex pugile confessa di commuoversi alle lettere d’amore scritte da Napoleone a Giuseppina o quelle del drammaturgo tedesco Heinrich von Kleist alla sua donna, Henriette Vogel, condannata dal cancro.
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