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VIDEO – Inter, quanto tempo occorrerà per tornare a vincere? La risposta arriva direttamente da Thohir!
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10 anni agoon
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RedazioneIl pareggio ottenuto in extremis contro il Napoli ieri nel posticipo serale della settima giornata di Serie A non ha certo fatto tornare il sorriso sui volti dei sostenitori dell’Inter, che legittimamente si domandano quando la Beneamata tornerà a vincere… La risposta a tal quesito l’ha gentilmente fornita Erick Thohir a margine dell’Assemblea degli azionisti della società nerazzurra: “Sono assolutamente convinto della bontà di quanto fatto finora, la direzione è giusta. Com’è ormai chiaro i ricavi non vengono solo dai media, ma anche da stadio e altri aspetti commerciali. C’è una sorta di cronologia che il management dovrà seguire per realizzare tutto. Le notizie buone non sono legate ai numeri dei ricavi, ci sono anche altre informazioni come gli accordi per i diritti televisivi, la raccolta nei prossimi 2-3 anni dalle sponsorizzazioni. Per quanto riguarda i ricavi dallo stadio, bisogna agire in fretta perché altri club hanno già annunciato la costruzione di stadi nuovi e non possiamo arrivare decimi in questo. In Premier League ci sono cose che si muovono verso un nuovo accordo sui diritti televisivi, si parla di ricavi da 150 milioni di euro. Quanti in Italia ci arriverebbero? Nessuno. Quando parliamo di giocatori, dico che dobbiamo tornare a essere nella top ten del mondo. A volte i tifosi dimenticano quello che facciamo di buono e ricordano solo le cose andate storte. Molti media hanno detto che sono entrato nel mio ruolo il 15 ottobre, ma è avvenuto il 15 novembre. In questi 11 mesi abbiamo cambiato tante cose. Abbiamo fatto arrivare già a gennaio giocatori nuovi, sono arrivati Hernanes e D’Ambrosio con grosse spese. in estate abbiamo speso soldi. In realtà il club spende e parecchio, abbiamo fatto entrare in squadra più giocatori per essere competitivi. Se guardiamo i nostri obiettivi, e lo dicevo l’anno scorso, avveamo un obiettivo di 26,5 di età media. Siamo arrivati a 26,4. Ed è importante rispettare il FFP, non dobbiamo solo spendere ma anche aumentare i ricavi, perché altrimenti mancherebbe il pareggio e non saremmo a norma. Per questo sono attento e rispetto quello che Piero e Marco hanno fatto negli ultimi mesi. Questo ci permette di costruire una squadra competitiva ma non è facile, tutti i club italiani nei prossimi 2 anni si troveranno a gestire una situazione difficile, quando si realizzerà la questione diritti tv in UK. Dobbiamo stare attenti ai parametri e a raggiungere i nostri obiettivi. Se a gennaio scorso avessimo avuto tutti gli infortuni di adesso, e mi riferisco alle assenze degli esterni, poteva essere una situazione grave. Abbiamo potuto equilibrare la squadra e lo abbiamo fatto. Noi facciamo anche attenzione che le persone siano pronte a far parte dell’Inter, se le cose non andassero bene i giocatori stessi dovrebbero capire che l’Inter non è il loro posto. Ieri abbiamo risposto bene, dovremo continuare a farlo nelle prossime 31 partite. Il momento è difficile ma sono passate solo 7 partite, sono convinto del buon lavoro svolto e alla fine i risultati si vedranno. Io non posso essere un leader come quelli che quando qualcosa va storto dà la colpa in giro. Come leader devo capire dove ho sbagliato o dove ha sbagliato il management. Per questo prendiamo le decisioni collettivamente perché tutti vogliamo riportare in alto l’Inter. Bisogna passare dal decimo al nono, ottavo, settimo posto e continuare a salire. Ma alla fine conta aver costruito una squadra forte nonostante le difficoltà, che riguarderanno molte altre società. Nei prossimi due anni altri avranno enormi problemi se non si farà gruppo. la Lega è importantissima. A livello di club abbiamo un piano, ma siamo parte di una Lega che prevede la presenza di altri club con cui lavorare. E devo dire che nella Serie A ci sono stati cambiamenti, c’è stata un’apertura internazionale. E grazie agli scambi con altri presidenti e istituzioni, ho capito che c’è una buona comprensione della situazione italiana. Il calcio è trainante per l’economia italiana, se viene a crollare il settore immaginate le ripercussioni non solo per i club ma per la gente, per chi lavora nell’indotto del calcio. Siamo in un periodo di transizione che come Inter dovremo affrontare lavorando duramente e bisognaerà collaborare al cambiamento con la Lega. La Serie A rischia di diventare la nona al mondo, bisogna essere pronti ad affrontare gli sviluppi futuri. Spenderemo, spendiamo, ma quello che conta è il risultato della squadra anche più nel lungo termine. E sono convinto che il risultato ci sarà“.
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