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Un giorno all'improvviso

Conte alla vigilia di Inter-Napoli: emozioni e sfide da capolista

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Conte alla vigilia di Inter-Napoli: emozioni e sfide da capolista

di Giuseppe Petruzzini

Nella conferenza stampa pre-partita di Inter-Napoli, Antonio Conte ha affrontato vari temi, tra cui l’emozione del ritorno a San Siro da capolista, le parole del presidente De Laurentiis, la condizione della squadra e le prospettive di crescita del Napoli. L’allenatore ha trasmesso determinazione e una visione chiara per il match contro la squadra nerazzurra.

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Il ritorno a San Siro: “Un carico di emozioni”

Conte ha commentato il suo ritorno a San Siro, lo stadio che lo ha visto protagonista per due anni sulla panchina dell’Inter: “Fa sempre un certo effetto tornare dove si è lavorato duramente. È un carico di emozioni e inevitabilmente ti ritrovi a ripensare a tanti episodi, tante vittorie. Due anni felici, con un secondo posto in Europa League il primo anno e la vittoria dello Scudetto nel secondo. Una bellissima esperienza che porto dentro di me”.

Le parole di De Laurentiis: “Non devo commentare il presidente”

Alla domanda sulle recenti dichiarazioni del presidente Aurelio De Laurentiis, Conte ha preferito non entrare in polemica: “Non ho letto le parole del presidente, ma non devo commentare ciò che dice. Sono considerazioni sue, e non le commenterò mai. Lui è a capo di tutto e ha il diritto di esprimere il suo pensiero, mentre io mi occupo della squadra”. Con queste parole, Conte ha ribadito il rispetto per la gerarchia all’interno del club.

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Inter e Napoli, tre punti per entrambi

Il tecnico ha poi parlato della posta in palio contro l’Inter: “Sono sempre tre punti. Affrontiamo una squadra che oggi è tra le più forti e va dato merito al lavoro svolto da dirigenti, allenatore e calciatori. Non andremo a San Siro per sventolare bandiera bianca. Sarà un test importante per misurare i nostri progressi e vedere se riusciremo a restare in vetta fino alla fine”.

La condizione di Lukaku e la crescita della squadra

Inevitabile una domanda su Romelu Lukaku, ma Conte ha preferito spostare l’attenzione sul collettivo: “Ogni conferenza si parla di Lukaku, ma la crescita di un singolo dipende da quella della squadra. Sono fiducioso, vedo tanto impegno da parte di tutti. È la squadra che deve crescere”. Secondo Conte, l’attenzione sui singoli non deve distogliere dal lavoro di gruppo, che è la base di ogni successo.

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Lobotka: un recupero prezioso

Conte ha anche aggiornato i giornalisti sulla situazione di Stanislav Lobotka, rientrato in gruppo e a disposizione: “Lobotka ha recuperato, e valuteremo se schierarlo dall’inizio”, ha dichiarato. Ha inoltre elogiato Gilmour, che ha ben figurato nelle ultime partite, ribadendo la fiducia nei suoi giocatori e il valore della rosa allestita per affrontare anche le inevitabili assenze.

La reazione alla sconfitta con l’Atalanta: “Sempre grande voglia di migliorarsi”

La recente sconfitta con l’Atalanta ha portato Conte e il suo staff ad analizzare in dettaglio la prestazione: “Dopo ogni gara, e ancor di più dopo una sconfitta, valutiamo cosa migliorare”. Ha sottolineato come la settimana di preparazione si sia svolta con il solito impegno e dedizione, mirata a correggere gli errori e a mantenere alto lo spirito competitivo del gruppo.

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La strategia contro l’Inter: “Non saremo sparring partner”

Conte ha voluto chiarire l’approccio del Napoli alla gara: “Non pensiamo di fare da sparring partner”, ha dichiarato, sottolineando che la squadra andrà a San Siro per giocarsi la partita, misurandosi con l’Inter e cercando di proporre il proprio gioco. “Questo approccio è essenziale per la nostra crescita, al di là del risultato”.

La prospettiva futura: costruire un Napoli forte

Infine, Conte ha accennato al progetto di ricostruzione in corso: “Ci sono step da raggiungere, traguardi che richiedono tempo e pazienza”, ha affermato, indicando che il processo di crescita del Napoli non può avvenire dall’oggi al domani. Ha ribadito la sua visione strategica, in accordo con il club, pur riconoscendo l’impazienza della piazza partenopea: “Non si costruisce un centro sportivo o uno stadio da un giorno all’altro, ma è importante partire con il progetto”.

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